L’inizio della storia
Un giorno siamo stati contattati da una ragazza di circa 25/30 anni, di origine dell’Est europeo. Raccontava di essere sposata da circa 3 anni e di avere un bimbo di 2 anni. Aveva conosciuto l’uomo due anni prima di sposarsi, nel suo paese, durante un viaggio d’affari dell’uomo.
Il passato del marito
Il marito, di circa 40 anni, si occupava della ditta di famiglia. Aveva un matrimonio fallito alle spalle con una donna pressoché coetanea, dalla quale era legalmente divorziato e con cui aveva un figlio di 12 anni.
Un fidanzamento a distanza
La cliente riferiva che, dopo una frequentazione di 2 anni in cui l’uomo andava a trovarla nel suo paese con cadenza quindicinale (grazie anche a interessi professionali), si sono sposati. La nostra cliente si è trasferita in Italia, dove ha trovato un ambiente ostile tra le persone vicine al marito.
Le difficoltà nel matrimonio
Il marito minimizzava la situazione, dicendo che con il tempo queste impressioni sarebbero svanite. Ma la donna si sentiva come una bambolina da portare in alcune occasioni, da mostrare come trofeo agli amici, vista la sua bellezza. I rapporti personali tra marito e moglie erano pessimi, se non per qualche sporadico momento di intimità.
I sospetti della moglie
La donna si è rivolta a noi per sapere se il comportamento del marito fosse dovuto a interesse per altre donne, visto che a casa la sua presenza era sempre più sporadica, con la scusa del lavoro.
L’inizio dell’indagine
Dopo il suo rientro in Italia da un viaggio di lavoro, abbiamo iniziato il monitoraggio degli spostamenti dell’uomo. Notavamo che effettivamente si dedicava molto al lavoro, iniziando la mattina molto presto.
Le scoperte inaspettate
Tuttavia, riscontravamo che un paio di volte alla settimana si recava sempre allo stesso indirizzo, circa all’ora di pranzo. Abbiamo notato il citofono che suonava e, da accertamenti effettuati, abbiamo potuto determinare che nell’appartamento viveva un transessuale dedito alla prostituzione.
La doppia vita del marito
Il marito della nostra cliente si intratteneva nell’appartamento sempre 1:30/2 ore ogni volta, per poi fare rientro nei suoi uffici. Durante il servizio, abbiamo anche riscontrato che l’uomo era in possesso di un’auto di cui la moglie non era a conoscenza: un’anonima utilitaria, oltre al SUV tedesco con il quale si spostava normalmente.
Gli incontri serali
Con l’utilitaria, l’uomo, durante le ore serali e prima di recarsi presso la propria abitazione, si recava, senza una frequenza fissa, in due zone limitrofe al centro abitato dove viveva. In queste zone si trovavano transessuali e donne dedite alla prostituzione.
Le abitudini nascoste
In alcune situazioni si accompagnava a una donna, in altre a un transessuale (in entrambi i casi erano sempre le stesse persone). Considerando che gli incontri avvenivano all’interno dell’utilitaria, potevamo determinare con assoluta certezza i “vizi” dell’uomo.
Conclusione dell’indagine
Per venire a conoscenza di tutti questi spostamenti e abitudini dell’uomo, il lavoro si è sviluppato nell’arco di un mese. Abbiamo impiegato tre coppie di operatori, con numerosi cambi di autovetture, visto che la persona monitorata era alquanto all’erta. L’utilizzo di un’utilitaria lo dimostrava, così come il comportamento guardingo, tipico di chi ha un comportamento simile.